Come Giulia ha trasformato il suo olio in un bestseller

di Luigi Iannoccaro - 16 luglio 2024

Giulia guardava le bottiglie del suo olio d'oliva allineate sullo scaffale del negozio locale. Il prodotto era eccellente, ma le vendite stentavano a decollare.

Cosa mancava?

Questa domanda la tormentava, quando ricevette un invito inaspettato: una visita allo showroom dell'azienda URCHET, specializzata in stampanti per etichette.

Inizialmente scettica, decise di accettare.

Allo showroom, fu accolta da Fabio, un consulente esperto.

Mentre osservavano le varie stampanti in esposizione, Fabio notò lo sguardo pensieroso e le chiese del suo business.

Giulia gli raccontò della sua passione per l'olio d'oliva e della frustrazione per le vendite stagnanti.

Fabio ascoltò attentamente, poi prese una bottiglia di olio esposta e la girò.

"Hai mai pensato a cosa potresti fare con questo spazio?" chiese, indicando la retro-etichetta.

Ammise di non averci mai riflettuto seriamente.

La retro-etichetta era sempre stata per lei il posto dove adempiere agli obblighi normativi.

Fabio sorrise. "Questa è la tua tela bianca", disse. "Certo, devi includere le informazioni obbligatorie, ma hai anche l'opportunità di raccontare una storia. La storia del tuo olio, della tua terra, della tua famiglia."

Gli occhi di Giulia si illuminarono. Fabio continuò, mostrandole esempi di retro-etichette creative, realizzate con la stampante URCHET. "Potresti raccontare del tuo uliveto, del metodo di raccolta, persino includere suggerimenti su come degustare l'olio o abbinarlo ai cibi."

Le spiegò, inoltre, come la stampante per etichette a colori URCHET potesse darle la flessibilità di progettare e stampare autonomamente  le proprie retro-etichette, permettendole di sperimentare e di adattarsi alle reazioni dei clienti.

"Non stai solo vendendo olio", concluse Fabio. "Stai offrendo un'esperienza, un pezzo della tua tradizione. Questa è la chiave per distinguersi in un mercato affollato."

Giulia lasciò lo showroom con una nuova visione.

Nei giorni seguenti, lavorò su un design che raccontava la storia della sua famiglia di olivicoltori, del microclima unico della sua terra e del suo metodo di produzione artigianale.

Con la sua nuova stampante URCHET, trasformò le sue retro-etichette in narrazioni coinvolgenti.

Le vendite iniziarono a crescere.

Giulia aveva scoperto una preziosa lezione di marketing: le persone non comprano solo un prodotto, comprano soprattutto una storia.

E la retro-etichetta era diventata il suo strumento per creare un legame emotivo con i clienti.

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